La lunga marcia del PHP7

Sono passati ormai quattro anni dal primo rilascio del PHP7 nel dicembre 2015 e nonostante tutto questo tempo, molti siti ancora utilizzano una delle versioni di PHP5.
Infatti, una recente statistica che ho visto qualche mese fa, afferma che la versione 5 del PHP è utilizzata ancora da oltre il 53% di tutti i siti sviluppati con questo linguaggio.

“Se qualcuno si stesse domandando che fine abbia fatto il PHP6, vi svelo subito che non è mai stato rilasciato, i responsabili del progetto hanno deciso, dopo vari tentennamenti e annunci ritrattati che era meglio passare direttamente dalla versione 5 alla versione 7.”

Nonostante questa reticenza alla sua adozione, PHP7 presenta numerose migliorie, sia sotto il punto di vista della sicurezza che della velocità rispetto alle versioni precedenti

Numerosi test, scientifici o meno, pubblicati da molti siti, mettono comunque in evidenza la decisa superiorità del PHP7 nella velocità di esecuzione del codice, con alcuni test che arrivano addirittura a decretare che PHP7 è due volte più veloce di PHP5.

Una famosa espressione inglese dice “There ain’t no such thing as a free lunch” che possiamo tradurre con “Non esiste un pasto gratis” e quindi è meglio sapere che nel caso che stiamo esaminando questo vuol dire che se disponiamo di un vecchio sito sviluppato molti anni fa con PHP5, in molti casi potrebbe non essere possibile “trasportarlo” sotto il nuovo linguaggio. Occorrerà fare quindi una analisi del codice con la consulenza di uno sviluppatore, per evidenziare le problematiche che potrebbero verificarsi nel passaggio dalla versione 5 alla versione 7 di PHP.
Bisogna infatti considerare che nella nuova versione sono state eliminate, per motivi vari, diverse funzioni del linguaggio, per cui se il nostro programma o sito web utilizza una o più di queste funzioni, il passaggio alla nuova versione risulterebbe quanto meno catastrofico.

La maniera più sicura di verificare che tutto funzioni e sicuramente è quella di creare una copia della nostra applicazione o sito web e installarla in un ambiente di test con PHP7 e analizzare nel dettaglio il funzionamento, assicurandosi così che non si presentino problemi manifesti o peggio ancora nascosti.

Anche se le prestazioni del sito non sono il vostro problema, oltre a quanto detto occorre anche tenere in considerazione il fatto che il PHP5 è ormai un linguaggio abbandonato al suo destino, per cui se dovessero manifestarsi problemi di sicurezza questi non saranno più risolti dagli sviluppatori del progetto PHP in quanto nessuno lavora più attivamente al vecchio codice.

Tenere ancora attivo un sito con PHP5 presenta un ulteriore fattore di criticità, oltre alla scarsa sicurezza e alle minori prestazioni. Ormai tutti i fornitori di servizi hosting hanno di fatto migrato tutti i servizi alle ultime versioni di PHP7 e anche decidere di spostarsi da un fornitore a un altro potrebbe diventare impraticabile, in quanto risulta quasi impossibile trovare un fornitore che ancora oggi offra servizi basati sul PHP5.
Anche noi di Tunda IT abbiamo ormai tutti i servizi su tutti i nuovi server con PHP7, manteniamo una macchina con PHP5 solo per i clienti storici che ancora non sono passati alla nuova versione ma non accettando più nuove attivazioni. Col tempo anche questi siti verranno rifatti o adattati alle nuove versioni di PHP.

“e tutti quei momenti andranno perduti nel tempo, come lacrime nella pioggia”

Blade Runner